Saturday, June 25, 2011

King George contro i mandarini della moda : saranno i "bocconiani" i futuri stilisti/ designers ?

Ma che moda e`? 
Ci ho pensato un paio di gg prima di mettere sul blog quanto segue . Come sapete , ho "lavorato" per circa trent`anni nel fascinoso settore della moda, e devo dire,  che le prime avvisaglie di quanto e` stato detto da Re Giorgio nei gg scorsi, le avevo colte qualche anno fa !!!!  Veniamo al  fatto : in una intervista rilasciata durante il circo milanese della moda di qualche giorno fa, il Sig Armani, ha sparato ad "alzo zero " contro tutti quelli,  che (a suo parere ) pur non creando  moda,  vengono celebrati ai massimi livelli,  anche se di fatto, il 70% delle loro vendite ,  sono accessori. Alla luce di queste dichiarazioni, non posso che dare a G.A . tutto il mio supporto . Ritengo infatti , che quanto dichiarato , lascera` delle "pesanti striature" sul sipario di velluto rosso del teatro della moda italiana . 
Vi allego una serie di articoli  raccolti dalla redazione di Dagospia .
Buona lettura 
Ah : prima o dopo , bisognerebbe aprire  una discussione anche su come vengono  definiti i prezzi
Hasta luego 

1- DAGOREPORT
"La moda è delle banche". È un titolo. Merita articoli veri, richiami in prima pagina, non un virgolettato nel solito pezzettino a tema "l'Uomo che verrà" già concordato (quello è smarketting, bellezza).
MIUCCIA PRADA E PATRIZIO BERTELLI
Ma perché Giorgio Armani, dall'alto dei suoi utili, ha sparato al cuore del settore? Il Re che è ben vestito ha ragione. Perfettamente. Ma perché poi se l'è presa con chi fa "sfilate show" e con chi ripiana i debiti quotandosi in borsetta? Mica è la prima volta? Non è che Giorgino rosica? Miuccia Prada è un mese che, tra la Biennale con palazzo a Venezia e la sua Ipo imbizzarrita in Asia, si becca un giorno sì pezzoni, mica pizza e fichi, e fotone su "Wall Street JournalI 630 milioni di debiti di Prada Holding - la società di Bertelli e Miuccia, Marina e Alberto Prada che controlla quasi il 95% della quotanda Prada spa - scadono, in una volta sola, a settembre dell'anno prossimo
Altri, invece, si guadagnano la ribalta, in questi giorni perché: "rendono l'uomo un fenomeno da baraccone, mancando di rispetto all'intero genere maschile. Il cattivo gusto che diventa chic, lo chic che rasenta il cattivo gusto".
PRADA
Il signor Armani, stilista e, in quanto, tale egocentrico per mestiere, l'unica cosa che vuole avere sempre bella grassa è la sua rassegna stampa. E quella, ultimamente, confrontata con gli echi di stampa di Miuccia & Co. sembrava una Twiggy più anoressica del solito. Ha provveduto, chapeau.





2- L'AFFONDO DI ARMANI: LA MODA È DELLE BANCHE
Daniela Monti e Maria Silvia Sacchi per il "
Corriere della Sera"
PRADA RESIZE X
«La moda è delle banche, della Borsa». La presentazione della nuova collezione maschile della Giorgio Armani per la prossima primavera/estate si è appena conclusa. I modelli si cambiano nel backstage, il pubblico sciama dal quartier generale dello stilista, in via Bergognone, a Milano. Giorgio Armani incontra i giornalisti: il tema sono gli abiti, ma lui ha voglia di parlare d'altro.
GIORGIO ARMANI
È di Borsa che si discute in queste settimane nel mondo della moda, per via delle quotazioni di Prada e Ferragamo, ormai così vicine, e di quelle attese dopo l'estate, come Brunello Cucinelli. «La moda è delle banche, della Borsa, che fanno pressioni perché si parli bene di certe collezioni- attacca lo stilista -. Io invece non dipendo da nessuno, solo dalla creatività mia e dei miei collaboratori. Il mio nome viene pubblicato perché importante, un traino per la moda italiana. Ma se poi certe sfilate sono osannate non per ciò che mostrano, ma per altri motivi, il mio sforzo viene annullato».
MEGAN FOX
Giorgio Armani ce l'ha con quelle che definisce «sfilate show» , sfilate che rendono l'uomo un «fenomeno da baraccone, mancando di rispetto all'intero genere maschile» e il riferimento è alla passerella di Prada, svoltasi domenica scorsa: «Il cattivo gusto che diventa chic, lo chic che rasenta il cattivo gusto. Ciascuno fa la propria strada, magari Prada è geniale, come sono geniali Dolce e Gabbana, però è un gioco che non riesco più a tollerare. Chi indossa davvero le cose che loro propongono? Che senso ha parlare bene di una collezione (e qui il riferimento torna a Prada, ndr) se poi ciò che vende sono soprattutto gli accessori? Io faccio cose che piacciono al pubblico per ciò che sono, per come riescono a rendere bello il corpo, e questo non è un gioco, ma il risultato di un grosso lavoro» .
CRISTIANO RONALDO TESTIMONIAL PER ARMANI
La valorizzazione di 9 miliardi ottenuta per la Borsa da Prada (che nel 2010 ha realizzato 2 miliardi di ricavi consolidati) sta inducendo Armani a un ripensamento circa l'ipotesi, da lui sempre respinta, di quotarsi?
Su questo punto Armani risponde secco: «Io non ho debiti, il loro problema è restituire i soldi che le banche hanno sborsato per rendere forte il nome Prada» . Dalla maison guidata da Miuccia Prada e dal marito Patrizio Bertelli non commentano (sono in black period, il periodo in cui gli amministratori non possono fare dichiarazioni né operare sui titoli).
DOLCE-GABBANA
I 630 milioni di debiti di Prada Holding - la società di Bertelli e Miuccia, Marina e Alberto Prada che controlla quasi il 95% della quotanda Prada spa - scadono, in una volta sola, a settembre dell'anno prossimo. Prada aveva intrapreso il cammino della Borsa ormai diversi anni fa, salvo poi fermarsi sempre un passo prima di raggiungere il listino.
E oggi, che la quotazione sta davvero arrivando- il via il prossimo venerdì- i conti hanno ripreso a girare: l'utile netto del 2010 è stato pari a 250,8 milioni (+150%) e nei primi sei mesi del 2011 di utili ne sono attesi almeno 150,7 milioni. I documenti presentati per Hong Kong possono essere letti come un'indiretta risposta ad Armani: dicono che il ricavato che sarà ottenuto collocando sul mercato il 16,5%delle azioni di Prada spa servirà per il 75%«per espandere il business nei prossimi 12-18 mesi» e il 15%«sarà destinato al pagamento dei debiti bancari» .
DOLCE GABBANA
E la scelta di Prada di quotarsi a Hong Kong? Per Armani «questo è il momento magico dell'Asia, lì va bene la moda eclatante perché serve cultura per apprezzare le sottigliezze. In Asia ci si avvicina alla moda in modo molto naif» .
E ancora, tornando al futuro della sua maison: «Ci può essere la Borsa, un'aggregazione di partner, ci sono molti modi per raccogliere soldi- dice Armani- ma io non mi sento ancora pronto ad avere davanti alla mia porta dei manager asiatici: sono rimasto solo per tutta la vita, non intendo rinunciarci ora» . Armani, come ha ricordato anche di recente, ha liquidità in abbondanza: 604 milioni di euro nel bilancio a fine 2010, che si era chiuso con un giro d'affari di 1,6 miliardi.


3 - ANCORA SU ARMANI-PRADA (E DOLCE & GABBANA)
Paola Bottelli per "
Il Sole 24ore"
Torno sulla querelle di ieri, perché ho appena visto nella rassegna stampa a SkyTg24 (a proposito, in bocca al lupo a Sarah Varetto, nuovo direttore fra pochi giorni) che Il Giornale l'ha messa addirittura in prima pagina, con un montaggio fotografico di Giorgio Armani e Miuccia Prada quando hanno fatto la prima comunione.
Bene. Armani ha sostenuto che nella moda maschile i cambiamenti possono essere davvero impercettibili tra una stagione e l'altra, dunque faticosi da realizzare, tanto che basterebbe in realtà una sola sfilata all'anno anziché due. Per questo motivo Armani, il cui business "senza debiti" è enormemente focalizzato sul pret-à-porter e sullo sportswear, in ogni caso abbigliamento, si scoccia se i giornali dedicano aperture a nove colonne, come si diceva un tempo, alla sfilata Prada, "che vende solo borse".
DOLCE & GABBANA UNDERWEAR CAMPAGNA PUBBLICITARIA
Il punto sta proprio lì. Se nei ricavi la pelletteria pesa per il 50% e le scarpe per il 23 - come nel bilancio Prada - è evidente che la strategia è ribaltata rispetto a chi vende quasi soltanto abbigliamento. A Miuccia Prada piace sparigliare, provocare, come nell'ultima sfilata uomo, fiori, rodeo, golfisti, il tutto tempestato di borchie, Svarovski, pietre colorate. "Si vestono così solo redattori di moda, fotografi e pochi altri - ha detto Armani - il resto del mondo no".
Ma lo stile di Miuccia, totalmente rinnovato di stagione in stagione, catalizza l'attenzione mediatica tanto è eclatante e si trasforma in trend globali (vedi le righe). "Se vai in negozio ci sono poi vestitini neri", ha aggiunto Armani, che in questo ha ragione perché un conto è quel che va in passerella e un altro quello che è appeso nei flagship stores.
DOLCE&GABBANA
Perché, dunque, la sparata di King George? Perché ha attaccato anche Dolce & Gabbana, rei - secondo lui - di far sempre e soltanto la sicilianità e di avere organizzato l'operazione David Gandy, "bellissimo ragazzo, ma come si usava una volta", ha detto Armani?
Forse a chi di voi non è nella moda può essere utile sapere che gli stilisti - tutti - sono individualisti ed egoriferiti, e i loro uffici stampa pure: il giorno dopo la sfilata contano le righe delle recensioni e i centimetri di una foto rispetto a quella del concorrente.
DOLCE E GABBANA

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