Tuesday, June 21, 2011

New York Times e Roma Citta` Aperta

Stamattina  vi volevo segnalare che oltre a parlare del solstizio d`estate , il New York Times ha scelto di presentare un film a noi molto vicino :  Roma Citta`Aperta di R.Rossellini .
A mio avviso , oggi non abbiamo piu` registi capaci di fare fare  capolavori  come questo .Forse bisognerebbe        " rischiare" un po` di piu` e non adagiarsi sulle commedie ( e anche su queste si potrebbe aprire un argomento di discussione molto profondo) 


Buon primo gg di Estate 




http://video.nytimes.com/video/2011/06/20/movies/100000000873006/rome-open-city.html




Vi suggerisco di vederlo tutto !!!
La figura di Pina , 
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Teresa Gullace, da nubile Talotta (Cittanova8 settembre 1907 – Roma3 marzo 1944),
 è stata una donna italiana uccisa dai soldati nazisti durante l'occupazione di Roma
freddata da un colpo di pistola mentre tentava di parlare al marito prigioniero dei tedeschi.
La sua morte ebbe una notevole eco nella città, e la sua figura divenne ben presto 
unsimbolo della resistenza romana;la sua vicenda venne inoltre ripresa e resa celebre 
dal regista Roberto Rosselliniche prenderà spunto dalla Gullace per il personaggio della 
Sora Pinainterpretata da Anna Magnani nel film .
Nata a Cittanova , in Calabria , ma trasferitasi a Roma da giovane , Teresa Gullace 
all`epoca dei fatti era una casalinga, aveva 37 anni , cique figli ed era incinta del sesto. 
Suo marito, Gerolamo Gullace, venne arrestatodai nazisti il 26 febbraio 1944 nel corso 
di un rastrellamento e portato nella  caserma dell` 81 fanteria di VialeGiulio Cesare ; 
qui la donna lo ando` a trovare, insieme alle mogli 
di altri prigionieri, la mattina del 3 marzo.
Secondo le testimonianze, fra le altre, quella dalla partigiana Laura Lombardo Radice, 
dopo aver scorto il marito alla finestra, Teresa tento` di avvicinarsi a lui, forse per 
consegnargli del pane o solo per parlargli incurante del divieto urlatole da un soldato 
tedesco che,vedendola avvicinarsi alla caserma, le sparò un colpo con la sua Luger,
uccidendola.Lo sdegno e la rabbia popolare che immediatamente seguirono la sua 
morte convinsero i tedeschi a rilasciare GirolamoGullace; nei giorni e nelle settimane 
seguenti (segnati, fra l'altro, dalla strage delle Fosse Ardeatine), la tragica storia 
divenne una delle icone della resistenza, numerosi gruppi partigiani cittadini, 
dai Gruppi di azione patriottica allo stesso Comitato di Liberazione Nazionale,
 resero la sfortunata donna uno dei simboli della loro lotta.

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