Vancouver 21/25 luglio 2011
Una riunione di famiglia
Sono sull`aereo che mi sta riportando a NY dopo aver trascorso quattro giorni con alcuni zii, i loro familiari ed alcuni loro amici .Non era la prima volta che venivo a Vancouver , ma le altre visite che avevo fatto , erano per motivi di lavoro e non ero rimasto che poche ore. Non avevo pertanto , potuto trascorrere con loro , il tempo necessario a conoscerli e a capirli meglio .
Equilibrismi |
Questa volta , approfittando anche del fatto che, sia mio figlio che mia madre, stanno trascorrendo qui le loro vacanze , dopo molti anni, ho potuto capire cosa significa riunire sotto lo stesso tetto (quando e` sgombro da nubi il cielo di Vancouver e` altissimo ) i membri di una famiglia che la vita ha separato .
Come molti sanno , nel secondo dopoguerra, molte famiglie venete, sono state pesantemente colpite dal fenomeno dell` emigrazione e anche le famiglie dei miei genitori non ne sono state risparmiate (ho parenti in Canada,Australia, Argentina,Francia, Brasile ).
Considerando quanto appena detto , riuscire a riunire i parenti piu` prossimi anche per una semplice cena e` praticamente una impresa impossibile.
Senza soffermarmi a parlare dell`accoglienza che ho ricevuto dai miei familiari (a dir poco commovente ), vi vorrei parlare di tutti gli emigrati che ho incontrato nei miei viaggi, e dell`amore che questi cittadini italiani hanno per il loro paese di origine.
Pur mancando dall`Italia da moltissimi anni ed essendo diventati , a tutti gli effetti , cittadini del paese che tanti anni fa li ha accolti, ha dato loro l`opportunita` di avere una vita migliore e dove hanno formato le loro famiglie,
Totems Indiani |
Stanley Park |
Gastown |
"Taxi canadesi" |
non hanno mai dimenticato i luoghi di origine , le persone con cui sono cresciuti e gli usi ed i costumi dell`Italia.
L`Italia .... anche se qualche volta, hanno ci hanno imprecato contro perche` li ha costretti ad emigrare per affermarsi , l`hanno sempre difesa e hanno sempre portato alto il tricolore, affermando e difendendo con vigore la loro italianita`ed il loro essere italiani .
Alcuni di loro ,come detto , sono anni che non vengono a visitare i loro luoghi natii ma grazie ai nuovi mezzi di informazione , parlano dell`Italia di oggi , con una consapevolezza ed una lucidita` di giudizio che a volte lascia basiti.
Sanno, che molte cose sono cambiate in Italia , vedono quanto di buono e` stato fatto e ammirano , come gli imprenditori (e non i politici), hanno promosso e fatto conoscere l`Italia moderna nel mondo . Quello che non riescono a capire, e` perche i suddetti mezzi di informazione italiani (telegiornali e giornali italiani su tutto ) , presentano un`Italia che e` ancora oggi , divisa tra fazioni , come ai tempi dei guelfi e dei ghibellini .
Nel corso delle varie conversazioni che ho avuto con loro , ho notato che tutti mi pongono la stessa domanda .In buona sostanza , chiedono, quale e` il motivo di questo continuo e improduttivo litigio tra i vari esponenti politici. Vedono, che siamo divisi anche su proposte , che pur essendo valide , vengono contestate dalla parte "politica" avversa , per il solo fatto che il proponente appartiene allo schieramento opposto .Non posso che dar loro ragione , visto che ultimamente riusciamo a litigare anche quando si tratta di fare due chiacchere se e` meglio il parmigiano o il pecorino.
Mi dicono, che questa continua rappresentazione di un`Italia litigiosa come le comari di goldoniana memoria ( le baruffe chiozzotte) fa si` che la nostra immagine sia da periferia dell`impero : assolutamente provinciale .
Invocano ( e mi trovano completamente d`accordo) una unita` italiana che, purtroppo per noi , esiste solo sulla carta e si augurano, che i ragazzi italiani facciano tesoro dei loro viaggi all`estero e piano piano, riescano a ridare a tutti coloro che vivono e lavorano fuori dai confine italiani l`orgoglio di appartenere ad una nazione moderna.
(per fortuna le generazioni passate ci hanno lasciato quella storica )
Nei loro discorsi, traspare il messaggio di tirarci su le maniche e fare qualcosa . Perche`, se ascoltiamo questo branco di falliti che occupa le sedi istituzionali a tutti i livelli e di tutti i colori politici , tra breve , diventeremo un paese di camerieri, a disposizione della nuova potenza industriale dei prossimi decenni: la Cina.
Per finire , lamentano la totale mancanza di iniziative concrete che promuovano l`Italia in maniera univoca ed efficiente, invocando inoltre un sostegno culturale alla difesa ed all`insegnamento della lingua italiana nel mondo (prendere esempio dalla Francia ) .
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