Monday, November 5, 2012

I cinque giorni che sconvolsero NY -Mercoledi 31 ottobre


NYC 31 Ottobre 2012

Sono le 4.30 del mattino e da circa 32 ore almeno mezza citta` e`prigioniera delle restrizioni causate dalla mancanza di elettricita`. E` buffo, la citta` che non dorme mai, messa forzatamente a nanna da un uragano e senza alcuna possibilita` di risveglio prima di 3-4 giorni. Se qualche anno fa mi avessero detto che  New York era sulla possibile rotta di uragani così devastanti, non ci avrei creduto.
In ogni caso, lunedi` mattina, prima che Sandy bussasse con veemenza al portone d`ingresso dell`America, avevo twittato che la citta` che non dorme mai si stave preparando per un pisolino.

Mi sbagliavo, la grande mela e` caduta in un profondo sonno, ma come la bella addormentata, dal bosco di cemento in cui si sta rappresentando il dramma, si risvegliera` piu` bella di prima.
Fuori e` talmente buio, che anche le luci di uptown che si riflettono sulle veloci nuvole ( a NY anche le nuvole corrono) rischiarano debolmente il profilo della città. Per la prima volta, noto sul soffitto della camera , gli strani effetti che fanno  le luci delle macchine della polizia che pattugliano il quartiere. Spostandomi  lentamente, mi rendo conto che la mancanza di elettricità e di tutto quanto dipende da essa, ci fa ritornare indietro nel tempo. I miei nonni e i nonni dei miei nonni , la sera, andavano a dormire presto e si svegliavano all`alba o poco prima. Anche i ritmi degli umani, erano dettati dalla natura; da un paio di giorni, il mio risveglio,  e` di sicuro simile a quello dei miei avi  nel medioevo.

Controllo le provviste, considerando che  per qualche giorno non potro` fare affidamento sui servizi che ci sono qui attorno, e` meglio che stamattina vada a fare la spesa a Santo Domingo (Uptown ). Come gia` detto, sto centellinando tutto, anche i cerini , che riutilizzo per accendere le varie candele che ho sparso per casa ( facendo comunque attenzione a non causare un incendio).

Le fiammelle delle due candele che ho davanti, mi osservano mentre intingo nel caffelatte fumante (per fortuna acqua e gas funzionano)  gli ultimi pan di stelle che mi son rimasti e annusando il latte rimasto nel tetrapack mi domando cosa mai ci mettono dentro per non farlo andare a male. Meglio non saperlo e bere l`ultimo sorso del liquido color nocciola il cui gusto  mi fa tornare bambino.
Sono da poco passate le 5 , adesso mi lavo ( brrrrrrrr) e poi esco.


Sono arrabbiato con me stesso perche` non mi e` venuto in mente per tempo,di andare a prendere un piccolo generatore Diesel per alimentare la macchina del caffe di Bottega Falai.Considerando che sono tutti chiusi, con le attuali condizioni avremmo potuto vendere almeno 5.000 caffè in pochi  giorni.
Non tutti di voi lo sanno , ma da qualche mese, assieme al mio amico Andrea, sono entrato in società con Iacopo Falai nella gestione di una caffetteria in Nolita.
Pazienza, vorrà dire che mi diletterò a continuare a scrivere.

La luce del giorno sta iniziando a schiarire il cielo. Ho deciso, esco !


Houston st & Mulberry 7.20am 
Dalle parti della 42th
Sta andando in ufficio 

Il traffico e` da incubo, si sta meglio giu` a " Little Haiti"
Mentre mi sto gustando un caffe` mi arriva un msg da un paio di amici che lavorano in Diesel USA. Mi chiedono se possiamo vederci al negozio sulla 5ta per fare il punto della situazione. Come gia` detto, il palazzo dove Diesel USA ha gli uffici e` senza elettricità e tutti i dipendenti stanno aspettando informazioni. Prima di raggiungerli, mi fermo all'Apple store sulla 5th Ave per vedere se hanno un caricabatterie a celle solari per caricare l`iphone e l`ipad.
Se ai commessi avessi chiesto della droga, mi avrebbero guardato con meno stupore.
Va beh.
Interno del negozio Apple sulla 5th Ave.
 Raggiungo Cristiano e Donatella al negozio Diesel e all`entrata trovo un simpatico cartello scritto a mano da uno dei ragazzi che lavora li`.
Negozio Diesel sulla 5th ave
Dopo aver lasciato il negozio e aver caricato le batterie di tutti i dispositivi elettronici in mio possesso, vado a fare la spesa in un supermercato alla moda sulla 77ma segnalatomi da Donatella. Degli abitanti dell`Upper East Side vi ho già detto, adesso vi parlo di quelli dell' East Side.

Considerando che siamo in un supermercato, ci sono quasi solo donne. L'eta' e indefinibile ( anche se guardando bene sono tutte ben oltre i 65/70 anni) e la pelle dei loro visi e` piu` tirata di uno di quei tamburelli che usano in spiaggia le coppie che non hanno nient`altro di meglio da fare. Ha detto bene il mio amico Lorenzo, che quando glielo ho raccontato, per descriverle, ha trovato la parola giusta (lui di parole se ne intende). Le ha definite "secche".
Infatti, sembrano tutte al primo stadio dell`imbalsamazione. Contente loro!
Dopo aver comprato i viveri di conforto e aver lasciato la drogheria del museo egizio, scendo lungo Park ave, lasciandomi alle spalle,  due imponenti colonne militari.

E` arrivata anche la Guardia Nazionale 

Camouflage Hammer per la giungla di cemento 
Sono a downtown !!

Normali cittadini ispezionano i sacchetti di Duane Reade che contengono yogurt e altre confezioni di alimenti deperibili, che non possono essere tenute dal negozio in quanto sprovvisto di elettricità.
E` notte, decido che e`giunto il momento di fare una passeggiata.

Segnalatore fumogeno all' incrocio tra la Broadway e la 23rd

Omaggio ad Halloween 

Luna piena al giardino della 23rd
Posto di blocco degli uomini del "Duca" all`incrocio tra Broadway e Houston ( come in 1997 Fuga da NY )
Buonanotte !


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