New York : una delle citta` piu` cosmopolite al mondo .
Citta` crocevia di stili e tendenze , citta` dove non ci sono praticamente interruzioni , citta` dove il cuore pulsa a mille 24/7 ( eufemismo newyorkese per dire praticamente sempre ) , citta` dove in un qualsiasi giorno dell`anno e a qualsiasi ora ,non e` difficile imbattersi per strada, in personaggi particolari, che esibiscono la loro personalita` ed il loro gusto attraverso l`abbigliamento , gli accessori e le acconciature .
Un`umanita` che attraverso l`eccesso, grida al mondo : ci sono anch`io .
I residenti ( alieni e non ) ,proprio per le caratteristiche sopra descritte , ormai non ci fanno piu` caso .
Ci sono pero` , un paio di settimane all`anno dove anche i newyorkesi ,rimangono basiti di fronte a certe "mise" ( o per dirla in dialetto veneto "certi pareci " ) che si vedono in giro .
Le due settimane in questione , sono le famose Fashion week . In questo periodo di tempo ,succede praticamente di tutto e se la famosa scena finale di Blade Runner venisse girata oggi , Roy Batty (il replicante) avrebbe difficolta` a spiegare a Rick Deckard cosa ha visto nella sua intensa vita.
I've seen things you people wouldn't believe. Attack ships on fire off the shoulder of Orion. I've watched C-beams glitter in the dark near the Tannhauser Gate. All those moments will be lost in time, like tears in rain. Time to die.
La fashion week : altro che le navi da attacco in fiamme su Orione o il balenio dei raggi gamma alle porte di Tannhauser .
Oggi ,e` tutto un rincorrersi di replicanti che assumono a seconda dei casi, le sembianze di : designers, stylists, hair dressers , promoters , Piarrr , visual merchandisers ( una volta si chiamavano vetrinisti ) e chi piu` ne ha piu` ne metta .
La stragrande maggioranza di questi vanesi , oltre a non avere il becco di un quattrino ,non hanno manco ne`arte ne` parte , ma in compenso , si atteggiano a depositari della scienza umana.
Manco avessero scoperto la penicillina .
Ad onor del vero , ci sono fior di professionisti che sono decisamente di ben altro spessore. Con le loro imprese danno lavoro a milioni di persone e sono parte importante dell`economia mondiale. Per il grande pubblico ,la professionalita` di questi grandi imprenditori , passa purtroppo in secondo piano , in quanto, fa piu` ascolto o tiratura la foto scandalo da pubblicare nel settimanale scandalistico .
I famosi nani e ballerine (di ogni latitudine e settore) , non avendo molte capacita` imprenditoriali , si danno un gran da fare per ridurre questa professionalita ` ad uno spettacolino di provincia e a queste due categorie , ultimamente se ne e`aggiunta un`altra : quella , dei "gay per bisogno".
Ragazzi che si atteggiano a gay non perche` lo sono, ma perche` fa " cool" esserlo .
Per le vie di Soho , Nolita , Chelsea o del Meat, e`` tutto un fiorire di mossette, gridolini, atteggiamenti equivoci ed espressioni al superlativo . Per una stupida TShirt stampata , l`aggettivo usato comunemente e` : " terrific " (che in americano sta a significare , piu` che favolosa ) !!! Una TShirt ?????
Ogni tanto , mi viene in mente la famosa frase di Warhol : ognuno ha diritto a 15 minuti di celebrita`. Se il buon Andy avesse concesso a queste frange di estremisti del fashion e di tutto quello che gli gira attorno, solo 5 minuti , li avrebbe accontentati comunque e mi avrebbero rotto le palle di meno !
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Una pennellatina , un ultimo ritocco |
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Massaggino per sgambettare in passerella |
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Viaggiatore Internazionale |
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